Festival Il Suono dei Giorni - Musica e cultura popolare

Festival Il Suono dei Giorni - Musica e cultura popolare

Il 10/11/2024

Dedicato a Diego Carpitella, il Festival gode della direzione artistica di Erasmo Treglia.

 

La XXIV edizione 2024 sviluppa nella giornata del 10 novembre un programma vario:

  • appuntamento con lo scrittore Alessandro Maurizi per la presentazione del libro "Gli invisibili di San Zeno" e con Giorgio Ridolfi e Alisia Buti per la presentazione del libro "A desso anche noialtri lavoramo tutti i giorni. Breve storia dell'emigrazione gallesina".
  • a seguire concerto di Ziad Trabelsi e Gabriele Coen, esponenti della cultura musicale ebraica e araba, un dialogo musicale che rivela le comuni radici di questi due popoli. Un viaggio musicale che attinge alla musica tradizionale ma non solo.

 

Gabriele Coen

Sassofonista, clarinettista, compositore, didatta, Gabriele Coen si dedica da trenta anni all’incontro tra jazz e musica etnica, in particolare mediterranea e est-europea.

Già fondatore dei KlezRoym - nota formazione italiana dedita alla riattualizzazione del patrimonio musicale ebraico - con cui ha inciso 6 dischi per l'etichetta CNI, nel 2001 ha dato vita al gruppo “Gabriele Coen Atlante Sonoro” con cui fonde il linguaggio jazzistico con la musica etnica.

Nel 2005 inizia la sua attività con il progetto “Jewish Experience” con cui ha inciso quattro lavori di cui due per la prestigiosa etichetta newyorchese di John Zorn, la Tzadik Records.

Come compositore e interprete ha realizzato insieme a Mario Rivera diverse colonne sonore per il cinema tra cui  “Notturno Bus” (2007) di Davide Marengo, “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio” (2010) di Isotta Toso e “Tornare” (2020) di Cristina Comencini.

Dal 2013 Gabriele Coen ha fondato un nuovo quintetto "Gabriele Coen Quintetcon cui, dopo gli omaggi a Kurt Weill e John Zorn propone un originalissimo omaggio a Leonard Bernstein, uno dei più grandi musicisti del Novecento, compositore, pianista, direttore d’orchestra e didatta.

A gennaio 2020 è uscito il loro cd “Leonard Bernstein Tribute” per la rinomata etichetta Parco della Musica Records.

Nel 2023 è uscito il nuovo atteso lavoro “Sephardic Beat”, sempre per Parco della Musica Records.

 

Ziad Trabelsi

Musicista, cantante, compositore, colonna portante dell’Orchestra di Piazza Vittorio, nasce a Tunisi nel 1976 in una famiglia d'arte. Nel 1994 si diploma al Conservatorio. L'incontro con Roma, dove vive dal 2002, lo ha spinto a cercare un "dialogo" artistico tra la grande tradizione araba e le suggestioni musicali d'occidente: la canzone francese e italiana, ma anche il mondo delle songs e dei riffs provenienti dal rock e dal blues anglo-americano. Ziad, con il suo oud, il liuto arabo, mescola tutto ciò, mantenendo un profondo legame con le sue origini musicali.

Nel 2002 diventa membro dell'Orchestra di Piazza Vittorio, con cui inizia una collaborazione importante e duratura, come cantante e musicista, ma soprattutto come autore. Scrive molte delle canzoni e delle musiche di tutti i progetti dell'OPV, tra cui "Il flauto magico", "L’isola di legno" e “Credo”.

Compositore di molte musiche per film come "L'orchestra di piazza Vittorio”, di Agostino Ferrente, "Bab al samah" di Francesco Sperandeo, film premiato per la migliore musica al “Taormina Film Festival”, "I fiori di Kirkuk” di Fariborz Kamkari, "Pizza e datteri" di Fariborz Kamkari, “Flauto magico in piazza Vittorio”.

Nel 2009 avvia il progetto di musica d'autore e di ricerca “Carthagemosaik” con la produzione artistica di Peppe D'Argenzio e Pino Pecorelli, realizzando una sorta di "neofolk urbano" senza confini geografici. 

Nel 2011 esce l'album di sonorizzazione "Contemporary Maghreb" con Pino Pecorelli e Peppe D’Argenzio.

Presso l'Università delle lingue straniere di Roma crea assieme a Paolo Rocca il nuovo progetto musicale "Romarabeat", un originale progetto di fusione fra due mondi musicali, quelli arabi e dei Balcani a Roma.

Nel 2016 vince il bando Mibact Migrarte con il progetto musicale "Liu’ud" prodotto da Fabbrica Europa di Firenze. Il progetto Liu’ud è stato premiato come uno dei migliori progetti stranieri al Festival di Loano 2017.

L'anno successivo, sempre con il bando Mibact Migrarte realizza come direttore artistico "Almar’à - L’orchestra delle donne arabe e del Mediterraneo", con la produzione di Fabbrica Europa, la cooproduzione del Centro Culturale Tunisino e con l’Associazione Carthage Mosaik. L’orchestra Almar’à si è esibita a Firenze a luglio al “Festival au Desert” e a ottobre al teatro della Pergola in occasione del progetto “Mediterri-amo” di Maurizio Scaparro. 

 

- Ingresso gratuito - 

Per info: museo@comune.gallese.vt.it

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