Le Rocchette

Le Rocchette

L'exclave di Gallese al di là del Tevere

Fin da lontano, proseguendo su una via sinuosa che si arrampica sui colli sabini, si può ammirare in alto il Castello delle Rocchette sul suo spoglio e piccolo pianoro. Acquistato nel 1585 dal potente Cardinale Marco Sittico Altemps per il figlio Roberto Duca di Gallese, rimase in possesso della Comunità per una tassa pagata due volte. Il soleggiato terreno digradante verso la valle del Tevere ed accompagnato da una zona boschiva, guarda dall’altra sponda il borgo da cui dipende come una piccola isola fortificata!

 

La storia delle Rocchette è legata a doppio filo alla storia della famiglia Altemps che la acquistò dal Cardinale Cesi nel 1585, annettendola ai terreni di Gallese già in suo possesso. I terreni passarono a suo figlio Roberto per il quale volle ed ottenne il titolo di Duca di Gallese e Marchese delle Rocchette. Il piccolo borgo fortificato è circondato da un terreno digradante verso la valle del Tevere e che comprende l’omonimo bosco poco distante. Il suo territorio, che, distando  15 km dal centro di Gallese, si incunea nel territorio di Magliano Sabina e ne spezza la continuità verso nord. L’origine di questa particolare e strana enclave di Gallese nella provincia reatina, si deve ad una tassa non restituita dalla Comunità maglianese che così si vide sottrarre una parte del suo territorio, la dativa di 13 scudi era stata versata dall’allora duca di Gallese, Marco Sittico Altemps, alla Camera Apostolica ed erroneamente anche alla Comunità di Magliano che non volle restituire quanto versato. Fu così che questo capriccio amministrativo permise il mantenimento di questo piccolo, ma importante, lembo di terra al di là del fiume Tevere e garantì a Gallese la possibilità di allargare la sua giurisdizione amministrativa all’interno del territorio di Magliano Sabina, in provincia di Rieti. Il borgo appare come un piccolo presepe in miniatura dai confini talmente piccoli che sembra uscito da un libro di favole. A vederlo da lontano sembra che le sue abitazioni emergano naturalmente dal pianoro tufaceo, isolato e in posizione predominante sulla valle sottostante. Le abitazioni, di proprietà privata, si dispongono a semicerchio partendo da una possente costruzione difensiva merlata, di qui il nome di Castello, ed occupando l’intero pianoro. Al centro una piccola area scoperta si affaccia sulla vallata sottostante permettendo al sole di bagnare interamente le facciate. Si raggiunge il borgo percorrendo una piccola strada in sterrato bianco, accompagnata da filari di ulivi secolari e campi coltivati a grano. La strada sale sui colli sabini e si ferma proprio di fronte all’imponente costruzione merlata: lo spettacolo che si apre davanti agli occhi non appena si raggiunge il borgo lascia senza fiato. La sensazione è di essere immediatamente catapultati in altri tempi quando a guardia di questi posti c’erano prodi cavalieri e coraggiose vedette che controllavano il territorio dalle feritoie del castello. Poi, girando lo sguardo, si vede lui, il biondo Tevere, nella vallata scavata e divisa in tanti piccoli o grandi appezzamenti di proprietari terrieri. Lì davanti, al di là della Autostrada, il fiume forma uno dei suoi famosi meandri. E ancora più lontano nelle belle giornate si vede il territorio di Gallese, di cui si può scorgere il lungo canale artificiale che porta l’acqua del Tevere alla diga di Ponte Felice. Dal Castello si può godere delle bellezze del territorio di Gallese da un altro punto di vista, pur rimanendo nel Comune!

 

Informazioni turistiche

Il castello delle Rocchette si raggiunge prendendo la prima strada sulla destra che si incontra dopo l’uscita A1 di Magliano Sabina, sulla strada in direzione di Otricoli.

Il terreno è di proprietà privata pertanto non può essere visitato se non esternamente.

 

Testo di Simona Pirolli