Le torri e il Castelluccio

Tracce non troppo nascoste di fortificazioni medievali

Gallese offre all’interno del suo piccolo scrigno urbanistico tracce di una città medievale turrita. All’epoca si potevano contare circa 20 torri, oggi sono inglobate nelle recenti abitazioni ed animano lo skyline del borgo. Soltanto 3 torri restano ancora a difesa del centro storico: con la loro caratteristica copertura turrita costituivano i punti di fortificazione dell’antica cinta di mura che collegava Piazza del Castello con piazza Dante fino al punto ancora oggi chiamato Il Castelluccio.

In un primo momento la fortificazione della strategica città medievale a controllo del Corridoio Bizantino era realizzata con una cinta muraria in tufo che racchiudeva il nucleo più antico del borgo: una porzione di esso è visibile in piazza del Castello, un muro quasi privo di significato e piuttosto modesto. Alcuni in città raccontano che fu proprio il duca Luigi a volerlo, per semplice sfizio decorativo della piazza, che si apre proprio davanti al suo palazzo, o per distanziarsi dal resto della città. In realtà il muro faceva parte dell’antica fortificazione medievale e a sinistra è ancora oggi visibile la torre che lo completava, una piccola costruzione merlata dalle buffe fattezze, tozza e dalle strane proporzioni rispetto alla sua importante base quadrata in tufo e travertino di rinforzo sugli angoli. Sulla elegante facciata si apre una piccola fessura rettangolare alla quale corrisponde una ripartizione interna su due piani, ma la costruzione probabilmente doveva essere più alta. All’esterno una deliziosa area verde antistante alla porta in legno e vetro contornata da uno squadrato cornicione in travertino, permette di apprezzare appieno l’edificio che si trova così libero da costruzioni successive. La prima cinta di mura quindi non doveva proteggere la zona dove sorge ora il Palazzo Ducale che rimaneva la parte più esposta agli attacchi. Dentro questa primitiva fortificazione, che racchiude la parte più interna e centrale del borgo, svettavano altre numerose torri che dominavano incontrastate la città: erano circa 20 in tutto e persero pian piano la loro funzione difensiva per essere utilizzate come abitazioni private, già a partire dalla realizzazione della nuova cinta di mura in epoca rinascimentale con la costruzione delle possenti mura culminanti nell’Arco di Porta e Torrione circolare. Tuttavia ancora oggi le loro tracce si possono scoprire osservando con occhio attento ed allenato i segni architettonici negli edifici persi nel dedalo di vie e vicoli del centro storico: come in una originale caccia al tesoro laddove si rintracciano conci di travertino alla base e agli angoli di edifici quadrati si può intuire la loro precedente funzione difensiva. Proseguendo da piazza del Castello lungo via delle Mura merlate si può facilmente seguire la linea dell’antica cinta di mura nella successione quasi continua delle abitazioni private dai delicati colori pastello, fino ad arrivare in piazza Dante, dove si affaccia, in posizione sopralevata rispetto al piano stradale, una piccola via dal nome chiaramente evocativo: via del Castelluccio. La via senza uscita sale dopo una piccola scalinata ed entra in quella che doveva essere la corte interna di una precedente roccaforte inglobata nelle mura, punto focale del complesso difensivo del borgo. Proseguendo in via Mazzini la caccia al tesoro diventa più semplice: all’incrocio con Via delle Torri spicca la torre più alta e più conservata di Gallese. Una stupenda costruzione a pianta quadrata con bugnato in bianco travertino alla base e pareti in tufo, isolata dalle abitazioni contigue ed originariamente libera su tre lati, ornata in alto da due file di reggi stendardo in travertino. Che spettacolo doveva essere vedere da lontano la torre circondata da tutti i suoi stendardi mossi dal vento! L’edificio si completa di dettagli importanti che fanno pensare ad un complesso più articolato di torri ed edifici difensivi: le mensole di travertino sulla facciata in via Mazzini indicano il luogo dove appoggiava il vecchio ponte di collegamento con l’edificio di fronte, ed i fori a semicerchio sopra la porta dovevano servire a sorreggere la struttura di collegamento. Una simile costruzione ad arco si trova nella adiacente via delle Torri e collegava lo stesso complesso alle abitazioni dall’altra parte della via. Questo articolato complesso architettonico a difesa del borgo di Gallese, era completato dalla terza torre ancora rimasta nel borgo visibile dai cortili di via delle Torri: della sua originaria costruzione rimane la bicromia della facciata, come quella della vicina torre di via Mazzini, e le due file di reggi stendardo a guarnire la parte superiore dell’edificio. Le due torri sorelle furono utilizzate come abitazioni delle principali famiglie nobiliari che governarono Gallese, nella torre di via Mazzini si nota sopra una finestra arcuata lo stemma della famiglia Della Rovere presente nel borgo nel XVI secolo, quando ormai tutto il complesso difensivo aveva perso di importanza e l’abitato poteva essere protetto più agevolmente dalla più esterna cinta muraria. Un'ultima torre si trova in Largo San Lorenzo, di altezza minore e sicuramente rimaneggiata nella copertura superiore, fu da subito utilizzata come abitazione privata ed inglobata nel contesto tufaceo della piazza.

 

Informazioni turistiche

Si possono ancora oggi vedere le 3 torri rimaste, inglobate nel disegno urbanistico della città.
Partendo dall’Arco di Porta la prima torre che si incontra, è la torre su via Mazzini (all’angolo di via delle Torri).
La seconda torre si trova poco distante in Largo Ottavio Tronsarelli ed è parzialmente visibile da via delle Torri.
Proseguendo in largo San Lorenzo è possibile vedere la terza torre rimasta, al numero civico 6, rimaneggiata nella sua altezza.
Ed infine, in piazza del Castello, è possibile apprezzare l’ultima Torre visibile, di fronte al Palazzo Ducale.
Adiacente a questa torre si notano i resti dell’antica cinta di mura che arrivava poi al Castelluccio, in piazza Dante, oggi divenuto una semplice via alla quale si accede tramite una piccola scalinata.
Oggi le torri sono diventate abitazioni private e non possono essere visitate all’interno, tranne quella in piazza del Castello che è di proprietà comunale.

 

Testo di Simona Pirolli