Giro della Civetta

Giro della Civetta

Il borgo di Gallese dal pianoro di Van Gogh

Percorrendo il Giro della Civetta, un sentiero pianeggiante con solo due salite impegnative, puoi ammirare il borgo di Gallese dall’alto godendo in tutti i mesi dell’anno delle bellezze della sua campagna. Ma è soprattutto con la bella stagione che il sentiero risulta più gradevole poiché attraversa ampie zone ombrose e piacevolitunnel sotto le frondose querce. Durante il tragitto puoi fermarti ad osservare i campi su cui in primavera fanno capolino i rossi papaveri e riscoprire vecchi mulini lungo scroscianti torrenti.

 

Il sentiero del Giro della Civetta è un percorso di 2.8 km, facile ed adatto a tutti, anche alle famiglie con bambini piccoli: il percorso infatti è prevalentemente pianeggiante eccetto le due salite un po’ più impegnative ad inizio e fine percorso. Il primo tratto si percorre su strada asfaltata, prendendo le indicazioni per San Famiano a Lungo, poco prima del caseggiato che si trova di fronte alla Basilica di San Famiano. Attraversa con un ponte stretto il fosso e affacciandosi si può osservare la chiusa del torrente realizzata per servire i due mulini che sono stati costruiti uno di fronte all’altro.

Superato il fosso la strada prosegue in salita, costeggiando gli orti e regalando una vista inaspettata sul Santuario di San Famiano, il Convento e l’orto. Il sentiero prosegue fino ad immergersi completamente nella fitta vegetazione boschiva che si trova al di sopra di due pareti irregolari di tufo. Ad un primo bivio si prende la strada a destra e lì si prosegue all’interno della tagliata, una parete di tufo che mostra ancora i segni degli scalpelli che sono stati usati dalle abili mani degli artigiani falisci che l’hanno realizzata nel IV sec. a. C.. Il profumo di muschio e di terra ed erba umida ci accompagna fino alla fine quando si apre una strada sterrata battuta che attraversa le campagne gallesine. Da qui si segue il percorso in una piacevole scampagnata su terreno pianeggiante, in mezzo a prati coltivati o lasciati a pascolo, costeggiati da frondose querce e dalla ricca vegetazione del sottobosco: pungitopi, asparagina, rovi di more, ciclamini e anemoni gialli. Il pianoro offre viste inusuali e inimmaginabili del borgo di Gallese visto dall’alto, incorniciato tra i rami delle querce che delimitano i campi. Si può osservare la cangiante e maestosa facciata della Cattedrale che si erge sulle circostanti case in tufo e più a sinistra le pittoresche case color pastello di via delle Mura Merlate.

Dalla parte opposta la scura sagoma del Monte Soratte si eleva al di sopra dei vasti campi, ricoperti da un manto di sfumature verdi chein primavera si uniscono e si mescolano al rosso dei papaveri, al giallo degli anemoni e al viola dei fiordalisi. Uno spettacolo unico nel suo genere che riporta alla mente i campi dei papaveri dipinti da Van Gogh e Monet. Proseguendo all’interno del corridoio boschivo, creato in millenni dalle querce che crescono ai lati della strada, si continuano a incontrare scorci pittoreschi del borgo e verdi campi, fino a raggiungere un bivio che conduce di nuovo sulla strada asfaltata. Qui prendendo la discesa sulla destra, denominata Costa Chiara, si prosegue per un breve tratto all’interno del bosco, assaporando gli ultimi istanti di frescura e il caratteristico profumo di sottobosco, fino ad arrivare a costeggiare un copioso torrente. Il sentiero prosegue tra orti e campi, arrampicati anche lungo le pareti di tufo dove è possibile scorgere gli antichi locali scavati a mano nella pietra ed utilizzati un tempo come cantine, ripari, oppure come tombe. Si arriva ad un piccolo ponte sulla curva che è seguito da un caseggiato sulla destra la cui posizione non lascia dubbi sulla sua originaria funzione: si tratta di un mulino utilizzato per diverso tempo anche per la lavorazione della pittura e del vetro. Superato il mulino si costeggiano ancora campi coltivati, soprattutto noccioleti e si arriva alla zona dei campi sportivi e del palazzetto che si trovano sulla destra. Proseguendo sulla strada asfaltata si arriva ai piedi della salita dove si possono osservare da vicino i locali scavati nel tufo, oggi parzialmente interrati, adibiti a ricoveri per animali. Per evitare il giro più lungo si può salire per la ripida scaletta denominata via della Rotarella che permette di giungere più agevolmente sulla strada provinciale ai piedi del centro storico. E proprio questa pare sia stata l’intenzione di chi costruì questa via pedonale: evitare di fare a piedi un giro più lungo ed inutile per arrivare allo stesso punto, come una ruota.

 

Informazioni turistiche

Il Giro della Civetta si percorre partendo dalla strada prima della Basilica di San Famiano che riporta le indicazioni per San Famiano a Lungo. 

Attraversando un ponte su un torrente percorri tutta la salita per arrivare ad un bivio. 

Prendi la strada a destra seguendo l’indicazione per la Via Amerina (Monumento Naturale Pian Sant’Angelo) e attraversando tutta la tagliata prosegui sul percorso senza svoltare, per circa 1 km,fino a che non raggiungi un bivio. 

Continui prendendo la discesa a destra e prosegui sulla strada che costeggia un torrente e poi i campi sportivi. 

Infine percorri la salita fino alle scalette di via della Rotarella per arrivare appena sotto le Mura del centro storico.

 

Testo di Simona Pirolli