Biodistretto della Via Amerina e delle Forre

Biodistretto della Via Amerina e delle Forre

Ambiente, sostenibilità, turismo, agroecologia

Il Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre è un’associazione attiva in un’area geografica naturalmente vocata al biologico dove agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni hanno stretto un accordo per la gestione sostenibile delle risorse, partendo proprio dal modello biologico di produzione e consumo. Nel Bio-distretto la promozione dei prodotti biologici si coniuga indissolubilmente con la promozione del territorio e delle sue peculiarità.

Il Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre è un’associazione attiva in un’area geografica naturalmente vocata al biologico dove agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni hanno stretto un accordo per la gestione sostenibile delle risorse, partendo proprio dal modello biologico di produzione e consumo. Nel Bio-distretto la promozione dei prodotti biologici si coniuga indissolubilmente con la promozione del territorioe delle sue peculiarità, al fine di raggiungere un pieno sviluppo delle proprie potenzialità economiche, sociali e culturali, con la partecipazione diretta dei cittadini. Il Bio-distretto della via Amerina e delle Forre si costituisce nel 2011 e attualmente comprende 13 comuni afferenti alla provincia di Viterbo, tra cui il Comune di Gallese, sede operativa del Bio-distretto, e si impegna a realizzare obiettivi e strategie nel campo dell’agricoltura biologica e di qualità, del turismo responsabile, del risanamento delle cave, delle risorse energetiche in coerenza con uno sviluppo sostenibile del territorio. Tra le priorità del Bio-distretto, oltre allo sviluppo agricolo, acquista rilevante importanza l’implementazione di politiche a livello locale che sappiano potenziare progetti e attività volte ad un riutilizzo dei rifiuti, alla creazione di energie alternative, alla riconversione delle attività industriali coerentemente con un’azione di protezione e riqualificazione del territorio. I comuni dell’area che interessa il Bio-distretto costituiscono un territorio rurale in cui l’agricoltura biologica rappresenta una scelta strategica condotta già da molti produttori locali in modo consapevole. L’agricoltura biologica è un metodo di coltivazione e di allevamento che permette di sviluppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, in particolare del suolo, dell’acqua e dell’aria, utilizzando invece tali risorse all’interno di un modello di sviluppo che possa durare nel tempo. Nell’area del Bio-distretto della Via Amerina e delle Forre si contano, ad oggi, diverse centinaia di produttori agricoli impegnati nelle filiere ortofrutticole, vinicole, zootecniche e di trasformazione di altri prodotti di eccellenza. Con la nascita di un Bio-distretto sono messe in rete le risorse naturali, culturali e produttive di un territorio con l’obiettivo di valorizzare quelle politiche locali che sono orientate alla salvaguardia dell’ambiente, alla valorizzazione delle tradizioni e dei saperi locali e a uno sviluppo che abbia al centro la salute dei cittadini e la coesione sociale. La spinta propulsiva alla costituzione di un Bio-distretto proviene in primo luogo dagli agricoltori biologici che ricercano mercati locali in grado di apprezzare le loro produzioni, dai cittadini, sempre più interessati alla qualità dei prodotti agricoli e un ambiente non inquinato, e da tutti quegli operatori economici che possono trarre opportunità e vantaggi da una valorizzazione delle risorse naturali, storiche e culturali del territorio. Altri, ancora, sono i soggetti e le organizzazioni che partecipano alla costruzione e alla gestione del Bio-Distretto, a partire dalle pubbliche amministrazioni e dalle scuole che, con le loro attività e le loro scelte sempre più “verdi”, possono orientare le abitudini dei consumatori e dei mercati locali. Così come gli operatori turistici che a loro volta, attraverso gli eco-itinerari ed il turismo rurale, possono puntare alla riqualificazione ed alla destagionalizzazione dell’offerta turistica. Il progetto Bio-distretto si inserisce perfettamente nell’esperienza del “Comprensorio della Via Amerina e delle Forre” nella quale erano già protagonisti diversi comuni della zona (Civita Castellana, Castel Sant’Elia, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese, Nepi, Orte, Vasanello, Calcata, Vignanello, Vallerano e Canepina).

 

Informazioni turistiche

https://biodistrettoamerina.com/

 

Testo di Giacomo Nardoni